Primo workshop di canto con Marta Raviglia


In collaborazione con il collettivo TLD Tutteledirezioni e Scuole Cepam

Primo appuntamento di incontri laboratoriali sulla voce artistica a cura di Lara Puglia
VOCE CHE DANZA, CORPO CHE CANTA
Workshop su tecniche del canto e improvvisazione condotto da Marta Raviglia
Workshop: venerdì 18 novembre dalle 19.30 alle 22.30
Esito del workshop: sabato 19 novembre dalle 11.00 alle 12.30
Presso l'aula magna del Cepam in Viale Ramazzini 72, Reggio Emilia (retro della stazione Fs e stazione Autobus, attiguo al Centro Loris Malaguzzi)
Costi: uditori 15,00 euro - allievi interni 20,00 euro - esterni 30,00 euro (+ tessera Arci) Informazioni: lara.puglia@alice.it
Iscrizioni: info@scuolecepam.it Arci Cepam, Viale Ramazzini 72, 42124, Reggio Emilia, 0522-1695933

Il workshop VOCE CHE DANZA, CORPO CHE CANTA propone un approccio innovativo allo studio e alla pratica dell’improvvisazione della quale si farà esperienza attraverso il canto e il movimento. Durante il workshop si affronteranno alcune delle tematiche centrali dello studio del canto e della composizione musicale attraverso una serie di esercizi mirati allo sviluppo della percezione, dell’ascolto e di un sempre maggiore senso del ritmo. Il lavoro di gruppo favorisce l’interazione: dunque, l’apprendimento, nel confronto con l’altro, avviene su più livelli. Oltre, infatti, a potenziare le abilità del singolo si rafforza anche il senso di condivisione dell’esperienza musicale.
Verranno trattate tematiche di carattere teorico e pratico ed il repertorio affrontato sara' molto vario e alternera' improvvisazioni libere o guidate a brani che vanno dalla tradizione afro-americana a quella classico-contemporanea. Il workshop è aperto a tutti coloro che nutrono interessi verso lo studio del canto e della voce.

MARTA RAVIGLIA
Stavo per scrivere: Marta Raviglia può cantare di tutto. Ed è vero, ma non basta. Perché Marta Raviglia non solo può cantare di tutto, ma vuole cantare tutto. Questo suo progetto – che non è frutto tanto di eclettismo programmato, quanto di un’estensione vertiginosa del desiderio – si è andato delineando in questi anni spingendola a moltiplicare il repertorio, ad aggirare con irriverenza divertita i paletti dei generi, ad accostare con elegante disinvoltura le epoche e gli stili. Marta, dotata di una voce eccellente, duttile e piena, si è scrollata di dosso i vincoli soffocanti della buona educazione musicale, accademica o jazzistica, ha fatto le boccacce ai cavilli del galateo concertistico, e ha potuto farlo grazie a studi di appassionato rigore – non si fa a pezzi se non dopo aver affinato l’arte di costruire. Ha praticato l’improvvisazione più ardita e vorace e ha giocato con il silenzio e l’attesa del suono. Sa urlare, sospirare, ridere, rantolare – e sa rendere ogni verso un elemento di squisita natura musicale. Sa intenerirsi e tornare bambina – e sa inferocirsi, con asprezza inaudita. Vuole cantare tutto, e ci sta riuscendo, indifferente agli obblighi, alle convenienze e alle convenzioni. Pandora ha appena aperto il vaso e non ha intenzione di richiuderlo, preparatevi.
Claudio Morandini

Commenti

Post più popolari